Oltre 41 miliardi di Euro (fonte KPMG). È questo il volume di fatturato B2C generato dall'eCommerce italiano nel 2018, con indici in crescita per tutti i settori merceologici e nuovi attori sulla scena competitiva italiana, e non solo. Poco più di 35 miliardi è stato il volume di vendite registrato nel 2017.

Il più grande mercato italiano è online, dove ogni giorno 38 milioni di italiani connessi a Internet decidono l'acquisto di un prodotto o di un servizio, usando il proprio computer da casa o dall'ufficio, o sempre più il proprio smartphone dal treno o sul divano. Comportamenti d'acquisto sempre più veloci grazie appunto alla crescita del commercio da mobile, e sempre più diversificati nelle industrie e nei settori.

Turismo, servizi e tempo libero rappresentano gli acquisti più frequenti e numerosi, mentre avanzano prepotentemente settori quali Alimentare, Moda, Salute e Benessere, e Arredamento. Tutto ciò in cui il Made in Italy eccelle, con sempre più la ricerca consapevole di qualità. Online infatti non sempre fa rima con risparmio, ma anche con uno scontrino maggiore per prodotti di alto costo o di lusso.

Sono diversi i fattori per cui i consumatori scelgono di affidarsi all'eCommerce piuttosto che al negozio fisico sotto casa:

  1. maggiore scelta, soprattutto per prodotti di nicchia difficilmente rintracciabili nelle strade del proprio paese;
  2. comodità di spedizione e acquisto, appunto dal divano di casa dopo cena o durante la pausa in ufficio;
  3. accesso ad alcuni servizi sul prodotto ad alto valore aggiunto.

Non solo marketplace. Specialmente le piccole aziende continuano a insistere a premiare e promuovere i propri siti di eCommerce. Di questi il 67% è poi anche presente su marketplace specialistici o generalisti.

Sarebbe complesso parlare di strategie, poiché occorrerebbero articoli e libri per esaurire l'argomento, ma negli ultimi 15 mesi si sono registrati alcuni trend che hanno avuto un impatto significativo sulle vendite da eCommerce: 

  1. social commerce, ossia fare leva sui social media per diffondere il brand e l'offerta di prodotti, concludendo già sui social la vendita. Il Marketplace di Facebook e l'Instagram Shopping sono gli esempi più plastici;
  2. multi canalità, ossia dare un equilibrio e una continuità all'esperienza degli utenti in tutti i canali in cui un'azienda è presente: dallo shop virtuale ai social media, dal mail marketing al negozio fisico dove il digitale è sempre più presente in maniera strategica;
  3. personalizzazione dell'offerta e dei prodotti: listini che si adattano al comportamento di acquisto di un cliente, la possibilità di personalizzare il prodotto che riceviamo a casa, e tutta una serie di altre caratteristiche del nuovo consumatore che riporta "il cliente al centro di un progetto di vendita".

 

Cosa occorre per crescere ancora di più? È la domanda che tutti gli attori online si stanno ponendo. Fra le risposte possibili possiamo citare:

 

  1. innovazione degli strumenti tecnologici e di marketing, elementi cruciali all'interno di una strategia di commercio online vincente;
  2. internazionalizzazione, ossia provare a intercettare una domanda estera che in misura sempre maggiore sembra essere rivolta ai prodotti del Made in Italy;
  3. cura della brand reputation, per far leva su una immagine aziendale forte che poi sposta la decisione di acquisto dei consumatori online e migliora il customer lifetime value di ogni singola azienda.