Quando si parla di piattaforma digitali si pensa sempre ai grandi player, settore per settore, dimenticandosi però che Internet non ha confini e non esclude le piccole realtà che sul Web possono trovare nuova vita o migliorare il business esistente.

Google, Microsoft, Apple, Amazon, Booking, Airbnb, Spotify. Sono certamente alcuni fra i grossi nomi protagonisti del business digitale, sicuramente fra quelli che fatturano di più e che propongono servizi utilizzati da milioni (ormai miliardi) di persone. Unicorni, per utilizzare un termine da investimento, vale a dire aziende con una valutazione che supera il miliardo di dollari. 

La cosa più interessante da notare, escluse le aziende di prodotto, è che la maggior parte degli unicorni attuali in tutto il mondo sono sviluppati sul modello piattaforma: portali in grado di connettere persone, organizzazioni e risorse per creare e scambiarsi valore.

Ancora. Non tutti questi unicorni lavorano strettamente col digitale, ma aiutano l'ecosistema di persone e organizzazioni in settori tradizionali. Basti pensare a Booking e Airbnb che fondano sul turismo il proprio valore di scambio, o eBay per il mercato Consumer to Consumer, o Katerra nell'industria delle costruzioni, e infine a Deliveroo per il food delivery e Uber per il trasporto privato.

Questo per dire che l'economia delle piattaforma digitali non si ferma solo al mondo digitale, ma impatta significativamente su ogni aspetto della vita delle persone e su ogni industria, non necessariamente a connotazione tecnologica. 

Questo vuol dire che nessuno è escluso, e la sfida si basa essenzialmente non tanto sull'aspetto tecnologico, ma la capacità di soddisfare pienamente la domanda di scambio e intercettare più velocemente possibile l'ecosistema persone-organizzazioni.

Riflessione che porta a ribaltare le tradizionali logiche di fare impresa: aperta all'esterna e non più avvitata soltanto alle risorse interne o a un luogo fisico, capace di sfruttare interconnessioni con piattaforme ed ecosistemi terzi, ma con grande saggezza nell'integrare i dati che dall'esterno sono raccolti per impreziosire e alimentare il proprio modello di business.