Ripercussioni importanti e molto negative su un comparto così prezioso per la nostra economia. Il settore del turismo è senza dubbio uno dei più colpiti dalla pandemia, e uno dei settori da recuperare da adesso per tutte le ripercussioni che ha su tanti business e attività.
Ci siamo domandati perciò quali sono le prospettive per i prossimi tempi. Il programma delle vaccinazioni potrebbe stimolare una ripresa dei viaggi, per lavoro e per piacere.
Il Covid-19 ha accelerato molti cambiamenti che - in un certo senso - erano già in atto. E ne creerà ovviamente di nuovi. Secondo ricerche online relative al sentiment, appena le condizioni saranno favorevoli, gli italiani sono pronti per tornare a viaggiare, il che porterà a nuovi picchi di ricerca di voli, treni e alloggi (fra hotel e B&B).
Veniamo alle tendenze.
Turismo di prossimità. Sicuramente ci sarà una ripresa del turismo di prossimità: la propria regione, anziché un altro continente. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla riduzione degli arrivi stranieri. La limitazione negli spostamenti e il clima di incertezza, oltre al dover prestare attenzione al budget, porteranno le strutture ad attrarre più presenze nostrane e meno presenze internazionali.
Secondo una ricerca di Booking.com, lo scorso anno gli italiani hanno percorso il 60% di chilometri in meno rispetto al 2019. E secondo invece l’ENIT dovremmo attendere il 2022 prima di vedere turisti d’oltre Europa nel nostro Paese, con frequenze simili al periodo pre pandemia.
Turismo green e sostenibile. Parchi e passeggiate, oltre che mete di relax. Il lockdown ha fatto riscoprire l’esigenza di stare in mezzo alla natura e al verde, e quelle saranno le principali destinazioni ricercate. I viaggi sostenibili saranno uno dei fattori più richiesti dal mercato, riducendo l’impatto ambientale, proteggendo l’ambiente e supportando le comunità locali. Nei circuiti internazionali si parla infatti di slowtourism.
Turismo lento e autentico. Diretta conseguenza del turismo sostenibile, e la necessità di evitare la calca e gli assembramenti, sarà la ricerca di mete poco conosciute e inesplorate e quindi borghi, località di lago e montagna. Il che rappresenta un’occasione importante per quelle destinazioni non inflazionate e che possono giocare un ruolo di rilievo nella comunicazione social e digital per “farsi seguire” e visitare.
Lavorare in vacanza. Altro trend molto in voga, per piacere o per forza, nel 2020 e che continuerà anche nei prossimi anni sarà la vacanza-lavoro. Smart worker che possono allontanarsi dalla propria città, continuando i propri ritmi di lavoro altrove, purché connessi e in stretto contatto con i colleghi tramite intranet e app di messaggistica. In questo senso sta iniziandosi a creare una nicchia di smart worker che possono prenotare strutture o case in affitto per poche settimane o anche mesi, nelle città più importanti, o nei borghi più suggestivi dove la vita costa meno ed è più rilassante.
Sempre più last minute. L’incertezza scatenata dalla pandemia imporrà certamente le prenotazioni last minute che domineranno sempre di più. Una ricerca di Volagratis.com conferma questa tendenza, registrando prenotazioni sempre più vicine alla data di partenza. D’altronde, chi sceglierà comunque di prenotare con largo anticipo si aspetterà più semplici politiche di cancellazione più semplici.