Questo è un anno molto prolifico per le start-up impegnate nel settore della mobilità. I fondi di investimento hanno ricercato e selezionato in maniera molto oculata i principali player che si stanno contendendo l’innovazione nel settore mobility.
Secondo lo studio del Sitfed sono stati oltre 2 miliardi i soldi investiti nella mobilità innovativa, praticamente quasi il doppio rispetto a fine 2019. Un dato inequivocabile dell’attenzione da parte dei venture capitalist, che non accennerà a scemare nei prossimi anni, alla ricerca di efficienza e soluzioni veramente nuove per aziende e cittadini.
Abbiamo selezionato cinque start-up in Europa che si sono particolarmente attenzionate per quantità di fondi raccolti e potenziale da esprimere nei prossimi anni per quantità di fondi raccolti.
Grazie all’esperienza maturata nella logistica del colosso BMW, i due fondatori di Noyes Technologies - startup tedesca costituita a inizio 2021 - stanno provando a rivoluzionare i servizi di quick commerce, ovvero il supporto per le consegne rapide ed efficienti. Ma non si tratta di droni o mezzi di trasporto, piuttosto l’estremo efficientamento degli spazi di stoccaggio di merci e prodotti in attesa di vendita imminente. La soluzione proposta riguarda un sistema di stoccaggio fino a 2000 articoli in un’area di appena 30 metri quadri con altissimo livello di automatizzazione, flessibilità e alta densità. Il tempo di ricerca e prelevamento di un articolo è di circa 10 secondi. Tutto ciò rappresenta vantaggi notevoli in termini di spazio tempo e costo. A oggi i primi piloti sono stati realizzati con un primo round seed da 3,5 milioni di euro.
MdGo è nata in Israele diversi anni fa e recentemente ha attirato l’attenzione di Volvo grazie ai propri algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano i dati raccolti in tempo reale dai sensori delle auto per ricostruire i sinistri e aiutare gli assicuratori a gestire le richieste di risarcimento danni. Non solo dati utili per le compagnie assicurative, ma la start-up promette anche di generare modelli predittivi per individuare lesioni riportate da conducenti e passeggeri utili al personale medico per perizie dettagliate.
Nata per scopi educativi, la start-up di Madrid Drive Smart vuole promuovere la sicurezza sulla strada guidando i conducenti delle auto al rispetto delle regole della strada, rilasciando certificazioni e premi ai bravi guidatori, e ammonendo chi non rispetta limiti o guida in maniera non prudente. Da qualche anno tutte le metriche raccolte sono finite nelle mani di assicurazioni e piattaforme di Car sharing e Car Renting, per evidenti scopi di merito.
La Norvegia si era distinta negli ultimi anni per l’espansione e la crescita dei dispositivi di micro mobilità elettrica. Se da un lato questo è certamente un merito, dall’altro evidenzia un imminente problema di smaltimento di rifiuti pericolosi per l’ambiente quali tutti i materiali di scarto di questi dispositivi. È nata così Yedlik, una start-up che mira a un riciclo sostenibile, totale o parziale, e a una completa riparazione degli accumulatori presenti nei mezzi di micro mobilità.
Entro il 2030 i centri urbani dovranno affrontare il problema della congestione stradale determinato anche dalla crescente domanda di consegne eCommerce. A Siviglia è nata perciò Scoobic, un veicolo elettrico a metà fra un furgoncino e una motocicletta con capacità di carico fino a 750 kg, per la consegna dell’ultimo miglio. La proposta è zero emissioni, zero rumore, zero inquinamento e addirittura uno speciale elettrofiltro che permette di aspirare e depurare l’aria durante la percorrenza giornaliera del veicolo. Alla fine dello scorso anno l’azienda ha chiuso un primo round di finanziamento da 2 milioni di euro da parte del fondo olandese InnoEnergy.