Acquisti adesso e paghi in futuro. È questo il trend in fortissima ascesa che favorisce clienti e aziende per gli acquisti online. E non solo.
Si tratta di un vero e proprio finanziamento a breve termine che consente di acquistare subito e pagare in futuro, solitamente senza interessi. Non è certamente una novità assoluta, ma si tratta di uno dei trend dell’ultimo anno legato senza ombra di dubbio alla pandemia e all’accelerazione improvvisa e prepotente dell’e-commerce e dei pagamenti digitali.
Entro il 2025 la spesa dei consumatori globali che utilizzerà questo sistema di finanziamento toccherà i 680 miliardi di dollari (fonte Kaleido Intelligence). Tanto basta per attirare l’attenzione di start-up e multinazionali che stanno fortemente cavalcando questo trend.
Lo schema di funzionamento di questo che è un vero e proprio modello di rateizzazione è semplicissimo. Per incentivare i consumi e offrire soluzioni di pagamento alternative maggiormente flessibili di quelle esistenti, il fornitore di pagamenti si preoccupa di stringere un accordo con il negoziante per saldare l’intero importo al momento dell’acquisto, e proponendo la dilazione della spesa al consumatore. È sempre il fornitore di pagamenti che si assume il rischio dell’intera operazione nei confronti del negozio.
Sono davvero numerose società che offrono questi servizi ormai in tutti i continenti, con maggiore presenza negli Stati Uniti dove questa formula è presente ormai da tanto tempo e utilizzata con maggiore frequenza dai consumatori.
Per finalizzare il consumatore, ma proteggere anche il proprio business, sono diversi i modelli applicati per il recupero crediti. Per esempio l’uso di un vero e proprio scoring del cliente a cui vengono applicati tassi di interesse superiori a fronte di mancati pagamenti o ritardi della rata, fino alla totale gratuità del sistema per i clienti che non hanno fatto registrare ritardi (come nel caso di Afterpay).
Se i vantaggi sono evidenti sia per i negozianti che incassano immediatamente e non hanno problemi in caso di insolvenza del cliente, sia per i clienti che possono differire o dividere in rate senza interessi (o bassi interessi) il pagamento, non possiamo non segnalare alcuni svantaggi:
- La pericolosità di generare acquisti impulsivi nei clienti con l’idea non gestita del compro adesso e pago dopo;
- La tendenza ad accumulare debiti da parte dei consumatori;
- La difficoltà di gestire un reso e un conseguente rimborso per la presenza del servizio di pagamento con cui bisogna interagire oltre che con il negoziante.