In una recente intervista la Egonu, campionessa europea di pallavolo con la Nazionale Italiana, ha riacceso il focus sull’uso delle tecnologie nello sport e tutti i benefici.
Nelle sue parole è facile leggere il fascino e l’importanza del corretto uso delle tecnologie nello sport per tutta una serie di benefici che la campionessa sintetizza in tre punti:
- Conoscere meglio il proprio corpo raccogliendo i dati dalle partite degli allenamenti attraverso sensori e fasce applicate direttamente al corpo;
- Migliorare di conseguenza le prestazioni attraverso allenamenti più accurati e “misurati”;
- Uso della statistica e dei dati raccolti in campo per prendere decisioni migliori e impostare anche strategie da utilizzare durante le partite.
Un argomento non del tutto nuovo, perché tanti sono stati i progetti sperimentati raccontati che vedono tecnologia e sport uniti insieme. Big data, sensori, intelligenza artificiale: anche questo nell’arsenale di un allenatore o di un preparatore atletico nell’era moderna dello sport, per misurare meglio le prestazioni, ottenere previsioni migliori, massimizzare le performance.
La Egonu ha raccontato - ma era un dato conosciuto - come l’allenatore della nazionale di pallavolo italiana usasse un archivio personale di statistiche big data associati a ogni atleta e su cui si affida per personalizzare l’allenamento, scegliere la giocatrice più in forma e idonea per affrontare l’avversario.
Tecnologia e anche l’uso di speciali lavagne interattive per le sessioni di allenamento teorico. Lavagne dove poter analizzare in maniera più veloce - e con funzionalità più avanzate della vecchia versione di carta - tattiche e avversari e strategie, attraverso l’uso di numeri e video.
Un mondo, quello dello sport, dove molto è stato sperimentato, ma dove ancora molto è da sperimentare.