Il mercato dell’industria dei dispositivi medici

Secondo i dati raccolti da Confindustria Dispositivi Medici, riferiti al 2020, il mercato dei dispositivi medici in Italia ammonta a 16,2 miliardi di euro, di cui 10,8 miliardi di euro (-1,8% rispetto all’anno precedente) riconducibili al mercato interno e 5,4 miliardi di euro (-5,3%) alle esportazioni. Il mercato interno è a sua volta costituito da 2,4 miliardi di euro (-25%) di spesa privata e 8,4 miliardi di euro (+7,7%) di spesa pubblica. Il numero di imprese, cresciuto di 223 unità rispetto all’anno precedente, arriva invece a quota 4.546.

Si tratta di un mercato eterogeneo. Innanzitutto, è formato principalmente da piccole e medie imprese: le grandi imprese costituiscono solo il 5,7% del totale. Poi, la maggior parte delle aziende è attiva nel settore biomedicale (28,9%) e nel biomedicale strumentale (13,2%). Tuttavia, troviamo anche imprese che operano nel settore dispositivi a base di sostanze, elettromedicale e servizi integrati, ausili, diagnostica in vitro, attrezzature tecniche, home e digital care, dentale, ottica, servizi, medicina estetica e protesi acustiche.

Lo stato dell’occupazione

Gli occupati nell’industria dei dispositivi medici in Italia rappresentano il 14,42% del totale in Europa. L’industria dei dispositivi medici a livello nazionale dà lavoro a più di 110.000 persone, con marcate differenze a seconda della regione. Infatti, in testa ci sono Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, che impiega da sola il 41% dei lavoratori totali.

Bisogna sottolineare che negli ultimi anni abbiamo assistito a una profonda trasformazione del personale: le aziende sono alla ricerca di lavoratori sempre più qualificati, soprattutto per quelli che si occupano attività di ricerca e sviluppo, che rappresentano circa il 7% del totale.

Contributo alla ricerca e sviluppo

L’industria dei dispositivi medici, proprio come l’industria farmaceutica, contribuisce alla ricerca, all'innovazione tecnologica e allo sviluppo delle attività che fanno parte del suo indotto.

Nel 2020 sono stati investiti 682,8 milioni di euro in questo comparto, di cui 72,6 milioni per la ricerca di base ed applicata e 610,2 milioni per lo sviluppo sperimentale.