Venture capital in Italia nel 2022

Stando al rapporto di ricerca Venture Capital Monitor – VeM, stilato da Liuc Business School in collaborazione con CDP Venture Capital e IBA, il numero di operazioni di venture capital nei primi nove mesi del 2022 è cresciuto del 9% rispetto allo stesso periodo nel 2021, passando da 230 a 250. In totale la quota di venture capital nel 2022 è stata pari a 1,9 miliardi di euro, mentre ammontava a 1,7 miliardi nel medesimo periodo del 2021.

La crescita più evidente nel settore in Italia è rappresentata dagli investimenti in realtà italiane, che sono più che raddoppiati, arrivando a un totale di 1,7 miliardi di euro, distribuiti in 234 round.

D’altro canto, gli investimenti in società estere fondate da italiani sono leggermente diminuiti rispetto all’anno precedente: la quota è scesa da quasi 900 milioni a circa 210 milioni di euro, mentre il numero di round è passato da 23 a 16.

Ricordiamoci che nel 2022 abbiamo visto Scalapay e Satispay diventare unicorni. Il fatto che ben due startup nostrane abbiano raggiunto il valore di un miliardo di dollari è un ottimo traguardo per il settore, visto che fino all’anno precedente non se ne contava nessuna in Italia.

Sviluppi futuri nel settore

Il 2022 è stato senza dubbio un anno da record per il settore del venture capital in Italia. Il rapporto Venture Capital Monitor – VeM prevede che l’anno si sia chiuso a circa 2,5 miliardi.

Secondo un rapporto realizzato daGrowth Capital, l’interesse degli investitori nella prima parte del 2022 si è rivolto in particolare sulle startup che propongono innovazioni nell’ambito fintech, cibo, smart city e agricoltura.

Rimane ora da capire quali saranno gli sviluppi per il 2023. Pur avendo riscontrato un netto miglioramento, i numeri del settore in Italia rimangono ancora lontani da quelli di Gran Bretagna e Francia. Per evolvere ulteriormente, le istituzioni dovrebbero agevolare gli investimenti verso le startup locali da parte di italiani e stranieri.